Esempio progetto di ricerca e sviluppo

Progetti europei: dall’idea al successo.

Conoscenza, Innovazione, Progetto: tre parole chiave per avere successo con i finanziamenti europei.

Ogni idea di sviluppo progettuale, che sia essa promossa da un ente pubblico o privato, da un’impresa o da una ONG non profit, da un centro di ricerca o da una cooperativa sociale, ha bisogno di fondi per essere implementata.

Se la finanza disponibile non basta o, semplicemente, si decide di integrare le proprie risorse con le opportunità messe a disposizione dalla Commissione Europea è necessario tenere a mente alcuni concetti che rendono la nostra idea progettuale più interessante agli occhi dei valutatori e, in ultima istanza, le danno una maggiore probabilità di essere finanziata.

Per prima cosa serve la conoscenza degli strumenti per i finanziamenti europei. La Commissione Europea eroga direttamente fondi attraverso programmi che hanno la funzione di contribuire all’implementazione delle diverse politiche europee. Ad esempio, LIFE è il programma per l’ambiente, l’energia e il clima che contribuisce a supportare l’attuazione dello European Green Deal, mentre Erasmus+ (leggi, Erasmus plus) finanzia progetti legati all’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

In una logica di sussidiarietà, le Regioni dei vari Stati Membri dell’Unione erogano fondi europei attraverso programmi operativi (POR – piani operativi regionali) che supportano progetti che contribuiscono all’implementazione delle politiche regionali.

Conoscere questi strumenti vuol dire sapere che cosa finanziano: quali tipi di progetti, con che tipo di partner è utile collaborare, quanti fondi ci sono a disposizione, quali sono le politiche che supportano e come il nostro progetto può contribuire a sostenerle in una logica di supporto dal basso verso l’alto.

Dopodiché, serve un certo grado di innovazione. Ogni idea progettuale, per avere successo con i fondi europei, deve essere innovativa ma questo non vuol dire che ogni idea debba essere innovativa a livello globale. Per questo è fondamentale conoscere il settore nel quale si opera e saper stabilire, con un pizzico di umiltà, dove si colloca la nostra idea: è innovativa a livello globale, europeo, nazionale, regionale, locale? Questa valutazione ci consente di posizionarci all’interno del programma più adeguato e ci evita di disperdere risorse, tempo ed energia ad inseguire bandi di finanziamento che non sono per noi.

Una volta posizionata la nostra idea e, se necessario, aggiustato il tiro in funzione del programma scelto, serve capacità di presentare un progetto (un project proposal) che sia chiaro, coerente con le regole del gioco, ben pianificato e ben scritto. Si deve utilizzare la giusta terminologia ma, soprattutto, bisogna veicolare in modo cristallino gli elementi chiave della nostra idea di innovazione, partendo dal problema o bisogno che l’ha innescata e arrivando a dimostrare i suoi impatti nel tempo.

Infine, è fondamentale ricordare che per avere successo con i fondi europei è utile mantenere un’apertura al dialogo con partner di ogni genere, pianificare a medio-lungo termine ed essere perseveranti, non sempre si ottiene ciò che si vuole al primo tentativo.

Progetto di ricerca e sviluppo: esempio di contesto aziendale.

Per illustrare un esempio progetto di ricerca e sviluppo occorre definire cosa sono le attività di ricerca e sviluppo (R&S), ovvero attività straordinarie che un’azienda intraprende per approfondire tematiche e sviluppare conoscenza e innovazione. Questa può riguardare un prodotto o un processo produttivo e può essere assoluta o relativa. Questa attività viene svolta in un lasso di tempo medio-breve, di solito può durare qualche mese per progetti di piccola portata, fino a progetti più corposi che hanno un orizzonte temporale pluriannuale.

Per l’importanza che questi progetti ricoprono in azienda dovranno essere definiti e seguiti direttamente dal management aziendale, che li supervisionerà durante tutta la loro durata. I progetti di R&S sono particolarmente importanti poiché solitamente portano gap significativi di innovazione e nuova conoscenza: se durante il lavoro quotidiano operativo è bene avere un costante e continuo miglioramento di prodotto e processo, un progetto di R&S porta con se un cambiamento importante e spesso dirompente. Perciò è fondamentale in un’azienda proporre e bilanciare entrambe le attività, sia quelle ordinarie che quelle straordinarie.

Nel fornire un esempio progetto di ricerca e sviluppo è fondamentale precisare che vista la complessità e il valore di queste attività di R&S, la pianificazione di un tale progetto è fondamentale per la sua buona riuscita.

Questa è necessaria per definire il perimetro del progetto e i suoi aspetti fondamentali.

Gli step principali per la pianificazione di un progetto di R&S sono:

  • Obiettivi aziendali
    Tra gli obiettivi aziendali che il management aziendale si pone durante un progetto vi sono quelli tangibili, solitamente facilmente definibili per la riuscita del progetto stesso, ma allo stesso tempo ci possono essere anche quelli intangibili (i.e. know-how maturato durante il progetto di R&S, lavoro in task-force, metodologie sviluppate durante il progetto, etc.) che di solito sono più difficilmente pre-determinabili, ma svolgono un ruolo fondamentale all’interno del team che lavorerà al progetto.

  • Risultati attesi
    I risultati sono gli output desiderati del nostro progetto. Si possono dividere in quantitativi e qualitativi. I primi sono quelli facilmente misurabili e definibili con specifici indici (KPI’s), mentre i secondi in genere completano i primi con informazioni descrittive. Di solito ci si può avvalere di entrambe le tipologie, peraltro è buona norma porsi differenti risultati sia quantitativi che qualitativi poiché averne un numero discreto permette di cogliere al meglio l’andamento e le sfumature del progetto stesso. Utilizzare un solo o pochi risultati può portare a valutazioni errate o derive del progetto.

  • Definizione del team multidisciplinare, dei Project Manager e dei Technical Manager
    La definizione del team di progetto è uno degli aspetti più importanti per la riuscita del progetto stesso: un team di lavoro dev’essere composto da tutte quelle persone che possono dare un contributo al progetto, è buona norma comporre questo gruppo di lavoro in modo che sia molto variegato e multidisciplinare. Durante la fase di pianificazione di un progetto di R&S è fondamentale l’assegnazione dei ruoli di progetto, definendo i ruoli, le mansioni, e le attività da svolgere. Tra i ruoli da definire vi sono i Project Manager (PM), colui o coloro (in relazione alla dimensione e alla complessità del progetto stesso) i quali coordineranno il progetto. I technical manager (TM) rispondono direttamente al/ai PM e sono le figure di riferimento per il progetto operativo, solitamente i TM sono i massimi esperti dal punto di vista tecnico in quell’area di progetto.

  • Definizione del budget di progetto
    Il budget di progetto è lo strumento finanziario che serve per definire la dimensione economica del progetto. Esso stabilisce quanto debbano costare tutte le attività del progetto, includendo costi di personale diretto, personale indiretto, materie prime, ammortamento macchinari utilizzati eventuali consulenze, etc.  

  • Stesura del Gantt di progetto con le tempistiche e i sotto obiettivi
    Il Gantt è lo strumento visivo che definisce tempi, sovrapposizioni e sotto obiettivi di ogni attività. È molto utile per far capire come procederà il progetto nel corso del periodo di lavoro. Ogni attività che si svolge avrà una data di inizio, di fine, un sotto-obiettivo e il responsabile tecnico, TM dell’attività. Il limite di questo strumento è dato dalla sua staticità: vista l’incertezza di un progetto di R&S è possibile che non tutte le attività seguano esattamente il percorso definito, è possibile che si allunghino o talvolta che si riducano. Perciò il Gantt è uno strumento che man mano è bene tenere aggiornato.

Durante la fase operativa del progetto di R&S vi sono “appuntamenti” formali per definire lo stato di avanzamento delle attività, i risultati/obiettivi raggiunti o da raggiungere, consuntivare i costi e analizzare le problematiche intercorse. Queste attività vengono gestite dai PM di progetto e sono chiamate stato avanzamento lavori (SAL). Quanti e quando verranno svolti i SAL dev’essere definito in fase di pianificazione. Solitamente si divide la durata del progetto in orizzonti temporali intermedi di ugual durata (i.e. 3/6 mesi). A fine progetto si farà un SAL conclusivo.

Ai SAL verranno allegati relazioni e documentazioni a supporto del lavoro svolto, solitamente questi documenti si chiamano relazioni tecniche intermedie.

Con essi verranno descritte approfonditamente tutte le attività svolte durante il progetto, le criticità e tutto ciò che è emerso durante la fase operativa.

Lle relazioni di particolare importanza avranno i risultati e gli obiettivi ottenuti dal progetto e sarà cura dei PM valutarne l’andamento operativo e le criticità emerse per raggiungerli.

Dott. Marco Devetta
Consigliere, senior expert in ideazione e gestione progetti europei, docente senior in finanziamenti europei

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